Riqualificazione Giardini Storici
Giardino storico chiostro benedettino dell’Abbazia di San Pietro
Superficie interessata: 750 mq
L’aspetto del giardino risultava, con notevole sobrietà, formato da un disegno a croce tracciato da camminamenti nel tappeto erboso, con al centro un pozzo ottagonale in granito bianco, con disegni geometrici in bassorilievo, il quale era sormontato da una struttura metallica, sulla quale era stata fatta arrampicare una rosa “Souvenir de la Malmaison” mantenuta intatta durante i lavori. Il disegno dell’attuale progetto di recupero del giardino è impostato secondo uno schema che ricalca quello precedente: i percorsi principali disegnano con il pozzo al centro una croce greca inscritta in un quadrato che corre lungo il perimetro del portico. A tale schema classico se ne sovrappone uno secondario, diagonale al primo, con quattro percorsi che raggiungono in modo diretto gli ingressi. La stessa impostazione diagonale si trova al centro, dove prende forma una piccola piazzetta quadrata tramite un semplice raccordo a 45° dei bracci della croce. Dalla sovrapposizione dei due schemi, disegnati dai percorsi in ghiaia (color paglia, delle cave di Faule - Carignano) si vengono a formare due ordini di aiuole triangolari rialzate rispetto ai percorsi di circa cm. 10; questa netta separazione fra percorsi e aiuole impedisce una contaminazione fra ghiaia e terreno. Siepi di Buxus sempervirens folte e ben potate a profilo netto, alte e larghe circa cm. 60, definiscono il regolare e semplice tracciato delle aiuole. Letti di fioriture di Viola odorata nelle aiuole perimetrali e di Nepeta “Six Hills Giant” in quelle centrali ne campiscono l’interno. Fra le fioriture e le siepi, piccoli stradini di manutenzione corrono tutto intorno, delimitati da assi di legno conficcati nel terreno e sostenute con picchetti, e hanno la stessa finitura dei percorsi principali. Emergenze verticali del chiostro, oltre al pozzo seicentesco con la bellissima rosa rampicante, sono dodici Malus “Red Sentinel” ad alberello. Quattro vengono piantati centralmente per garantire un adeguato ombreggiamento nella zona di sosta; altri otto, sui vertici delle aiuole perimetrali, si elevano a inquadrare gli accessi al giardino. I vialetti risultano inghiaiati con ghiaia color paglia delle cave di Faule - Carignano, i percorsi sono delimitati da assi di legno, mentre per quelli principali sono stati utilizzati dei cordoli in Pietra di Luserna a spacco. Attorno al pozzo quattro panche in pietra di Luserna con superficie fiammata a forma parallelepipeda, inserite all’interno della siepe di Buxus sempervirens, delimitano la piazzetta quadrata centrale. Dello stesso materiale, quattro parallelepipedi con superficie superiore concava, posti all’interno della siepe lungo i percorsi diagonali, permettono ai volatili di abbeverarsi con l’acqua rimasta dopo la pioggia. Le essenze utilizzate, per la realizzazione del giardino storico del chiostro benedettino, sono state scelte prendendo spunto da giardini che ricalcano quello attuale. Recupero del chiostro benedettino al cui interno di individua il giardino storico facente parte del programma “Jardins des Alpes” con la valorizzazione dello spazio all’interno del chiostro con risvolti positivi non soltanto dal punto di vista architettonico, ma anche da quello turistico.
Giardino storico Chiostro San Pietro
Giardino storico Chiostro San Pietro
Giardino storico di Palazzo Muratori – Cravetta
Superficie interessata: 600 mq
Il giardino risultava composto da vialetti inghiaiati che circondavano il cortile e che si incontravano al centro ove si trovava il bacino di una fontana e alcune fioriere in marmo. Quattro aiuole mistilinee con bordure in bosso mantenute in forma obbligata con profilatura verde caratterizzavano il giardino. Il progetto prevede la realizzazione del “parterre de broderie" formato da Buxus sempervirens “Suffruticosa” (Buxus pupila) avente al centro, ribassata rispetto al bosso mantenuto a un’altezza di cm. 30, della santolina (Santolina chamaecyparissus), nel ricordo delle elaborazioni del XX secolo di Villandry. Il tutto sarà delimitato a margine da zone di prato di forma rettangolare che maggiormente calibrano i percorsi rettilinei dell’inghiaiato. Il disegno a base centrale collima sull’incrocio dell’asse maggiore, che parte dallo spazio antistante al portico per connettersi al cancello sull’Antica Contrada delle Beccherie, con l’asse minore che parte dalla porta a pianto terra del lato Ovest verso il lato confinate con il fabbricato dell’ex Convento di Santa Caterina. Le pareti, quella su Antica Contrada delle Beccherie e quella sul lato est, saranno costituite da palissades di carpino (Carpinus betulus) con l’obbiettivo di mascherare i fronti di minor pregio rispetto alle facciate di maggior importanza. Percorsi e vialetti eseguiti con uno strato di granulato di marmi di colore giallo “tipo Mori”. Le essenze utilizzate per la realizzazione di tale Parterre sono state scelte prendendo spunto dalle elaborazioni del XX secolo di Villandry. Recupero e riqualificazione del giardino storico facente parte del programma “Jardins des Alpes” con la valorizzazione dello spazio esterno del Palazzo Muratori - Cravetta con risvolti positivi non soltanto dal punto di vista architettonico, ma anche da quello turistico.
Giardino storico Palazzo Muratori - Cravetta