Il C.T.E. di Savigliano - Comune di Savigliano (CN)

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Il C.T.E. di Savigliano

 

Nato con la prima iniziativa proposta, giovedì 14 luglio 2011, nell’ambito del “Festivald ella Memoria del Buon Cammino” – Performances multimediali itineranti tra Piemonte e Liguria, con escursioni, video-interviste, letture e musica.
L’evento, denominato “Il viaggio lungo un sogno” prevedeva alle 17 una passeggiata lungo il sentiero del Maira, con descrizione naturalistica, una cena al sacco presso l’apicoltura Allocco, dalle 21 presso il Museo Ferroviario la proiezione di due video-interviste a due personaggi legati alla storia saviglianese (Bruno Giovanni e Gerbaudo Giuseppe) e su due argomenti che ben caratterizzano Savigliano, i fiumi e l’agricoltura, per concludere lo spettacolo poetico-teatrale “Il viaggio lungo un sogno” a cura del Centro di formazione teatrale Milanollo.
 
Riguardo a finalità, organizzazione, opportunità del C.T.E. di Savigliano:
 
Cosa è un C.T.E.?
E’ un momento di aggregazione che vuol favorire un corretto approccio fra la gente e il suo territorio, attraverso la proposta di escursioni e momenti di animazione e convivialità.
 
Quali fornitori di servizi/aziende produttrici vorresti coinvolgere nella realizzazione del tuo processo turistico di sviluppo territoriale?
Siccome il motivo principale che mi ha spinto a creare un C.T.E. (Centro di turismo escursionistico) del Buon Cammino, è trasformare l’escursionista in turista, trasformare l’escursionismo da attività ludico-sportiva a momento turistico-educativo con ricadute economiche sul territorio, vorrei coinvolgere piccole strutture, trasporti, ristoranti ecocompatibili e ben inseriti nell’ambiente.
Quindi aziende agrituristiche, aziende agricole biologiche, cascine didattiche, piccoli Bed & Breakfast in campagna, singoli artigiani o piccole aziende artigianali di produzione locale, trattorie che danno menù della tradizione e a prezzo adatto a tutti.
Quanto invece agli operatori, intendo sempre appoggiarmi, come fatto finora, a referenti locali, della comunità ospitante, e giovani che vogliono sperimentarsi e mettersi in gioco (esempio: allievi dell’istituto musicale Fergusio, allievi iscritti ai laboratori teatrali di Grazia Isoardi, allievi corsi Fit-walking). Il tutto avendo come interlocutori i vari attori del territorio: amministrazioni comunali, associazioni e uffici turistici, associazione Attività e Cultura per Savigliano, uffici Turistici, Pro loco, associazione Terre dei Savoia, fondazione Ente Manifestazioni, fondazione CRS, Ascom Savigliano, associazione agricole, il Cai di Savigliano, il Museo della Seta di Racconigi, la Compagnia del Buon Cammino e il Circolo Amici della Sanità.
 
Come riorganizzare il territorio, valorizzandone le potenzialità? Con chi collaborare?
Privilegiare strutture, trasporti, ristoranti ed alberghi, rispettosi e ben inseriti nell’ambiente. Privilegiare “luoghi veri” e semplici, favorendo la distribuzione della spesa turistica in loco. Privilegiare le persone del posto, che vivono nel paese e sanno trasmettere le emozioni della propria cultura e tradizione al turista.
 
Cosa si può proporre?
Propongo escursioni/eventi/pedalate in luoghi: esposti al sole, 4 ore massime di durata, con tematiche collegate varie (musica, teatro, racconti di esperienze, esempi di manualità artigiana, attività di educazione ambientale e al consumo consapevole), momento conviviale finale (pranzo/merenda sinoira/cena): in modo da arricchire l’evento con momenti di animazione e convivialità, per offrire emozioni e sensazioni (il luogo fisico della gita si dimentica, il resto no).
 
Cosa cerca il turista oggi?
Cerca l’autenticità, una soddisfazione emozionale, valori ed emozioni che sono state dimenticate, uno shock della bellezza.
Arrampicarsi sugli alberi, guadare un fiume, passeggiare su vecchi binari in disuso …
Per questo cercherei sempre di evitare l’eccesso di “organizzazione”, che impedisce al visitatore di realizzare esperienze diverse dal quotidiano contesto e “nuove scoperte”.
Privilegerei sempre servizi a carattere famigliare, su piccola scala, non standardizzati e in linea con la cultura del territorio.
 
Cosa può offrirgli il nostro territorio?
Attraverso una lettura del paesaggio, nella globalità dei suoi aspetti, anche la campagna intorno a Savigliano può essere oggetto di itinerari escursionistici e ciclo-turistici e chi vorrà cimentarsi a percorrerli, con curiosità ed interesse, non potrà che avere piacevoli sorprese, oltre che benefici dal punto di vista della salute.
Percorrendo le strade campestri e la piccola viabilità rurale che collega le frazioni, potranno scorgersi alcune testimonianze di un recente passato fatto di alteni, gelsi, viali di pioppi cipressini, fontanili, coltivazioni di erbe officinali, antiche cappelle campestri, piloni votivi ed ex voto, cascinali, mulini e martinetti, ville e palazzotti, castelli.
Costeggiando i torrenti Maira, Varaita e Grana, canali e bealere, invece emergeranno più curiosità dal punto di vista naturalistico, faunistico e vegetazionale.
Paesi come Murello, Ruffia, Cavallermaggiore, Lagnasco, Monasterolo e frazioni come la Sanità, Suniglia e Levaldigi sono ricchissimi di storia ed emergenze naturalistiche e culturali, che meritano di essere visitate e tutelate, il tutto condito magari da un contadino che descrive il suo piccolo museo degli attrezzi agricoli di una volta, l’apicoltore che ti descrive il fantastico mondo delle api e il laboratorio di smielatura, il fisarmonicista che improvvisa un pezzo Yann Tiersen…
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