PIAZZA DEL POPOLO
Strutturatasi a partire dal 1727 per soddisfare
le rinnovate esigenze economiche della città e per disporre di
un ampio spazio utile al commercio ed al mercato, la Piazza fu
costruita sui resti delle fortificazioni che cingevano l'antico
Presidio e che comprendevano, in quell'area, anche il bastione di
San Giovanni. La realizzazione della piazza permise altresì di
formare un ideale collegamento tra il Presidio ed il quartiere di
San Giovanni, da sempre il più grande ed attivo fra i borghi
periferici di Savigliano. L'operazione fu, con l'atterramento delle
mura, la più grande innovazione urbanistica compiuta in
città nel XVIII secolo.
Nel 1764 la "Piazza Nuova" era circondata da edifici con i lati
nord e sud dotati di portici e le botteghe del lato meridionale
edificate sulle precedenti mura difensive. A fine Settecento la
piazza aveva assunto pressoché l'attuale aspetto
urbanistico.
Sotto la dominazione napoleonica la piazza ebbe il nome mutato in "Place de lArme" per poi divenire ancora, nel corso dell'Ottocento, "Castello", "del Commercio", "Savoia", "Vittorio Emanuele II", "Indipendenza" e, dopo la liberazione, "del Popolo".
Caratteristico di molti edifici della piazza
è l'aspetto sobrio, con facciate scandite da lesene e cornici
che individuano il ritmo delle aperture.
Al centro della piazza è collocato il monumento al generale
Arimondi (1899), mentre il lato ovest è chiuso dalla grande
"Tettoia del mercato" (1854-1857).
Piazza del Popolo è tuttora un punto d'incontro privilegiato in Savigliano, specialmente frequentato nel suo lato di levante, comunemente definito "il molo".